Thursday, September 10, 2009

i giovani,l'occultismo,gli esorcismi

I giovani , l’occultismo, gli esorcismi
Sempre più frequentemente apprendiamo dalle cronache di giornali e tv che tanti giovani insospettabili cadono vittima di sette esoteriche, che hanno a che fare con l’occultismo.
Allora ci si domanda come è possibile questa deriva.Non si trovano risposte convincenti.Si scarica tutto sulla televisione e su internet.Un facile sociologismo.
Bisogna spiegare ai giovani che le conquiste vere dell’uomo non si ottengono senza sforzo e sacrificio.
Chi pensa di rivolgersi ad un mago per ottenere dei risultati, con dei rimedi che non comportano nessuno sforzo,si espone a rischi di cadere nel vortice del mondo dell’occultismo.
Spesso ai giovani più esposti sono quelli che per motivi di studio o di lavoro si trasferiscono in città e che non hanno punti di riferimento,oppure chi ha un lavoro precario.
E allora quando si pensa di aver subito dei malefici,quando” “la frittata à fatta”, si ricorre al “mago esorcista”.Nulla di più sbagliato.
Solo la chiesa e quindi i vescovi locali possono autorizzare un sacerdote a praticare esorcismi.Il vescovo può anche autorizzare un sacerdote non esorcista, per un caso particolare a praticare esorcismi ,ma solo per quella persona singola.
Inoltre gli esorcisti possono praticare quando è opportuno esorcismi a scopo diagnostico.
Ma a volte riesce difficile distinguere il male fisico o psichico curabile con i farmaci attraverso un medico competente o la presenza di un malessere spirituale(fatture,malocchi,possessioni,ossessioni ecc..).Spesso in questi casi è necessaria un alleanza terapeutica tra il medico e il sacerdote ,nel rispetto ognuno del suo ambito.
I grandi esorcisti raccomandano prima sempre di rivolgersi al medico per i casi dubbi e poi solo in ultima ratio rivolgersi all’esorcista.E comunque l’esorcismo non è un atto magico,occorre sempre la volontà del soggetto di liberarsi e di vivere una vita nuova,aderente ai principi evangelici.
Per chi e lontano dalla fede si raccomanda ai familiari di portare la persona sofferente a dei pellegrinaggi.
Per chi accetta l’aiuto della chiesa si consiglia, la frequenza dei sacramenti e le preghiere di guarigione o di liberazione in gruppi di preghiera come ad esempio quelli del Rinnovamento nello Spirito Santo..
Luigi Fabiano

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